venerdì 14 novembre 2008

Non è eutanasia!

Il 18 gennaio 1992 Eluana aveva da poco compiuto i 21 anni.
Come tutti ormai sappiamo, ebbe un incidente che la portò ad uno stato di coma vegetativo permanente e la sua alimentazione consiste in un sondino nasogastrico.
Non dev'essere facile, per i genitori, vederla in quello stato e il padre decide di chiedere che venga interrotta l'alimentazione artificiale cercando di rispettare la sua volontà, espressa prima dell'incidente, di non vivere in quelle condizioni "disumane".
Ma si sa, la giustizia italiana è lenta e così passano anni prima che il padre riceva l'autorizzazione a procedere nel suo intento.
Siamo esattamente nell'estate 2008, ma vari ricorsi successivi bloccano la vicenda che solo la sentenza definitiva del 13 novembre, della Corte di Cassazione, stabilisce che Eluana può morire.
Sembrerebbe quasi un'esecuzione, ma di certo non è peggio di un'esistenza che può avere qualunque definizione tranne quella di "vita".
In questi casi è molto difficile prendere una posizione netta poichè è inevitabile porsi delle domande, ma io penso che se quel padre ha chiesto ciò per la figlia, significa che davvero questa non-esistenza è peggio della morte.
Ed è inutile che il Vaticano si affretti a dichiarare questa morte "eutanasia". Non lo è.
Nè giuridicamente, nè umanamente.
La questione, tra l'altro, pone le basi per legiferare sul testamento biologico che consiste, semplicemente, nel rispetto della volontà di chi non vuole vivere, su di sè, quell'accanimento terapeutico che toglie la Dignità ad una persona che già non vive più.

Eluana, di certo, tornerà a sorridere...

(per un approfondimento sulla vicenda
visita http://www.alcamo.it/default.asp#comm_20)

3 commenti:

  1. E' un argomento su cui nonostante il tempo e le riflessioni non riesco a prendere una posizione netta, forse perchè rientra in quella sfera di libertà personale talmente da non potere essere che soggettiva: la libertà di vivere può essere anche libertà di morire. Uno stato di diritto deve garantire che ci siano le condizioni perchè ciò avvenga, ovvero che tutti abbiano realmente la possibilità di scegliere.

    RispondiElimina
  2. Debora se a un neonato non le diamo da mangiare e da bere fino a farlo morire,credi anche che non sia autanasia?
    Oppure se a te ti attaccano in un letto fino a quando ti disidrati e muori di fame e di stenti,credi ancora che non sia autanasia?

    Vedi cara Debora è meglio per te che queste legge..parrini a parte..in italia non si attuano,Perchè per come sei insensibile tu oggi nei riguardi di Eluana,domani magari tu solo perchè sei vecchia i tuoi parenti lo potrebbero benissimo fare con te,e i miei con me.

    RispondiElimina
  3. per me, cara Debora, staccare Eluana da quei sondini non è eutanasia, ma far fare alla natura il suo corso. Eulana è tenuta in " vita" in maniera innaturale. Poi chi, meglio dei genitori, può decidere per Eulana, che sicuramente non vorrebbero la morte della figlia, se la considerassero ancora in vita. ciao Giovanni

    RispondiElimina